Barbaresco GAJA 2010
Barbaresco Gaja 2010
La storia
- La cantina Gaja nasce nel 1859 a Barbaresco,
Dal fondatore Giovanni sino ad Angelo Gaja, questa famiglia ha saputo imporsi nel panorama vinicolo mondiale grazie ad una ricetta ben precisa: la ricerca della qualità.
Il Piemonte è una delle regioni più vocate per la produzione di grandi vini, dove il Nebbiolo assume spesso i contorni della poesia, ma il terreno ovviamente non basta: è necessaria la passione e la competenza di grandi uomini.
E il nome Gaja fa certamente parte di questa categoria.
Angelo Gaja, il nonno, negli anni ’60 ha avuto il merito di rinnovare le tradizioni e importare nuove tecniche produttive: dall’abbattimento della produzione per ettaro ad un maggior controllo della temperatura di fermentazione, fino ad un attento uso della barrique e l’utilizzo di tappi più lunghi.
In questo modo, Gaja ha saputo restare al passo con i tempi, senza cadere nell’errore di fossilizzarsi nel solco della tradizione.
Un successo costruito con intelligenza e intuizione, ereditato dal rigore e dai sacrifici dei predecessori e sviluppato e consolidato negli ultimi decenni grazie alla formidabile guida di Angelo.
Il passato come esperienza, il futuro come obiettivo: così Gaja ha costruito intorno a sé l’immagine di un marchio forte e imprescindibile, simbolo della grandezza del Barbaresco e di un vino che sa raccontare la poesia del proprio territorio nel bicchiere.
Produzione annua
300000 bottiglie
Il Barbaresco è un vino che nasce da uve Nebbiolo coltivate in 14 vigneti diversi nella zona di Barbaresco.
La fermentazione prevede macerazione in acciaio inox per circa 20 giorni.
Successivamente a questo processo, il vino viene travasato in barrique dove matura per 12 mesi e ulteriori 12 mesi in botti grandi tradizionali.
- Il Barbaresco Gaja è deciso, speziato, liquirizioso, austero, note tostate, caffè, accennti mentolati, mirtillo e ricordi balsamici.
Tutto è splendidamente definito.
- In bocca è ricchissimo, di grande eleganza, con tannini decisi e precisi.
- Finale dolce e lunghissimo.
Un Barbaresco strabordante al naso, di grande struttura e dal finale dolce e carezzevole.
Abbinamenti e servizio
- Da abbinare con primi piatti importanti, carni rosse, carni alla brace, selvaggina e formaggi.
- È consigliabile servirlo ad una temperatura di 18 gradi.
Contiene solfiti
Recensioni
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