Sori Tildin GAJA 2006
Cantina GAJA
Gaja è oggi una cantina che conta solo in Piemonte quasi 100 ettari di vigneti di proprietà controllati. La cantina Gaja nasce nel 1859 a Barbaresco, nel cuore delle Langhe, ed è da sempre riconosciuta come uno dei nomi-simbolo nella produzione di Barbaresco.
Dal fondatore Giovanni sino ad Angelo Gaja, questa famiglia ha sempre ricercato la qualità. Il Piemonte è una delle regioni più vocate per la produzione di grandi vini. Qui, il Nebbiolo assume spesso i contorni della poesia.
Angelo Gaja, negli anni ’60, ha avuto il merito di rinnovare le tradizioni. Questo significò importare nuove tecniche come l’abbattimento della produzione per ettaro, un controllo maggiore della temperatura di fermentazione, un attento utilizzo della barrique, il passaggio di tappi più lunghi.
Gaja ha così saputo restare al passo con i tempi, senza cadere nell’errore di fossilizzarsi nel solco della tradizione. Un successo, quello di Gaja, costruito con intelligenza e intuizione, ereditato dal rigore e dai sacrifici dei predecessori e sviluppato e consolidato negli ultimi decenni grazie alla formidabile guida di Angelo.
Gaja ha costruito intorno a sé l’immagine di un marchio forte e imprescindibile, simbolo della grandezza del Barbaresco e di un vino che sa raccontare la poesia del proprio territorio nel bicchiere.
Tildìn era il nomignolo dato a Clotilde Rey, nonna di Angelo Gaja, e prima a seguire questa vigna ormai storica e conosciuta a livello mondiale. Oggi basta il nome Sorì Tildìn per sapere che stiamo bevendo uno dei più grandi vini italiani.
Note di degustazione
Vino dal colore rosso porpora intenso.
Al naso sprigiona un profumo intenso persistente, di mora e frutti di sottobosco, confetture, polpa di frutta rossa, caffè e liquirizia.
In bocca risulta essere un vino potente e di corpo. Massa tannica molto fine.
Abbinamenti: carni alla griglia, selvaggina, formaggi e primi piatti robusti.
Alc. 14% vol.
Contiene solfiti
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