Paleo Bolgheri Rosso DOC Le Macchiole 2006
Il Paleo Rosso è nato nel 1989. Nato come un classico taglio bordolese, viene ormai prodotto dal 2001 da uve 100% Cabernet Franc. Una decisione coraggiosa che lo differenzia dagli altri vini bolgheresi, per lo più assemblaggi.
Una bella storia di ostinazione e sfida allo stereotipo del Cabernet Franc. E’ infatti difficile da produrre, ancora di più in purezza. Tuttavia oggi il Paleo Rosso è uno dei simboli di Bolgheri pur nella sua assoluta diversità e originalità. E’ uno dei Cabernet Franc più famosi al mondo.
L’azienda
L’azienda Le Macchiole si estende per 22 ettari e si compone di vigneti ai piedi delle colline bolgheresi. Site nel cuore della Maremma toscana, i terreni sono argillosi, elastici e nutrono le viti, rendendole preziose.
La famiglia di Eugenio Campolmi (scomparso qualche anno fa) e della moglia Cinzia, che dirige l’azienda con talento ed entusiasmo, nutre da sempre un legame molto forte con questa terra.
La parola Paleo viene dal nome comune per indicare la Festuca Pratensis (della famiglia delle Graminacee), un’erba spontanea tipica della Costa Toscana.
Le uve vengono raccolte durante la seconda e terza settimana di settembre e fermentate e macerate in cemento per 25 giorni. La malolattica avviene in barrique e l’affinamento che dura per 20 mesi avviene per il 75% in barrique nuove e per l’altro 25% in barriques di secondo passaggio.
PALEO ROSSO
Realizzato nel 1989, questo grande vino è il simbolo della cantina e una delle etichette più rappresentative del bolgherese. Nato come classico taglio bordolese, diventerà un Cabernet Franc in purezza nel 2001, conquistando ben presto un clamoroso successo. Il nome richiama quello di un’erba spontanea della costa toscana, a simboleggiare identità territoriale e caparbietà nel raggiungere ogni traguardo.
CLIMA – ANNATA 2006
L’andamento stagionale della vendemmia 2006 è stato molto regolare.
Dopo un inverno piuttosto rigido e piovoso, si è avuta una primavera calda e soleggiata. L’allegagione è stata buona, grazie alla scarsa piovosità dei mesi di giugno e luglio con un’ottima invaiatura malgrado l’assenza di apporto idrico del mese di agosto. Fortunatamente le temperature non sono state mai torride. Questo ha consentito la conservazione delle riserve idriche necessarie ad uno sviluppo ottimale del potenziale aromatico e produttivo.
- Sistema di allevamento: cordone speronato doppio e guyot
- Produzione per pianta: 800 gr per pianta
- Vendemmia: prima e seconda settimana di settembre
- Vinificazione: fermentazione e macerazione in acciaio per 20 gg
- Affinamento: 14 mesi 100% in barriques nuove
Premi/Punteggi: 96/100 Wine Enthusiast, 92/100 Wine Spectator, 93/100 Robert Parker, 95/100 Veronelli
Contiene solfiti
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