Masseto 2005
Tenuta dell’Ornellaia
Nel 1981 che il marchese Lodovico Antinori, cugino di Piero Antinori, fondò la Tenuta dell’Ornellaia, nel cuore di Bolgheri, a pochi chilometri dalla costa mediterranea.
Con la prima vendemmia del 1985 nacque quello che diventerà un’icona tra i SuperTuscan: l’“Ornellaia”. Esso venne messo in commercio tre anni dopo, nel 1988.
Con l’inaugurazione dell’azienda, l’enologo di fama mondiale, Michel Rolland, inizia a occuparsi della parte tecnica di cantina.
Successivamente, negli anni ‘90 nascono le altre due etichette: “Le Volte” e “Le Serre Nuove”. Agli inizi del 2000, Robert Mondavi, il grande produttore californiano, acquisisce la Tenuta, cedendone poi il 50% alla Marchesi de’ Frescobaldi, che acquisterà l’altro 50% solo tre anni più tardi. La fine degli anni 2000 vede anche la nascita dell’etichetta “Poggio alle Gazze”. Questo sarà seguito dal selezionatissimo vino da vendemmia tardiva “Ornus”, ottenuto da uve di petit manseng lavorate in purezza.
Una cantina mitica, quindi, alla quale va il merito di aver scritto la storia di Bolgheri.
Questa Tenuta possiede quasi cento ettari vitati, ai quali se ne aggiungono altri tredici in affitto.
Durante la vendemmia, vengono selezionati e raccolti solamente i grappoli più pregiati ed equilibrati, successivamente in cantina lavorati in maniera separata, in base al cru di provenienza. Poi un anno di riposo in botte, e a seguire la composizione del blend. Tutto questo è volto a esaltare ogni più piccola sfumatura del terroir.
Lo “stile Ornellaia” è sinonimo di esperienza, competenza e determinazione. Ciò si traduce al calice in complessità ed eleganza difficilmente eguagliabili.
Note di degustazione
Vitigni: 100% Merlot
Trae eleganza e struttura dalla natura del terreno. Colore rubino intenso e vivace, ricco al naso, si offre con parsimonia con sentori di frutta del sottobosco e della macchia mediterranea, mirto e timo. L’ossatura gustativa è robusta e impegnativa, coperta con eleganza da morbidi tannini, spessi e vellutati. Avvolgente e accattivante, senza spigoli, discende aristocraticamente verso un finale lunghissimo, fresco e appagante. Bello leggerci sopra Le Veglie di Neri di Fucini.
Contiene solfiti
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