Barbaresco

Barbaresco MICHELE CHIARLO Reyna 2005

36.00

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COD: CBR005 Categoria:

Barbaresco MICHELE CHIARLO Reyna 2005

Barbaresco MICHELE CHIARLO Reyna 2005

La più alta espressione della finezza del vino ottenuto dalle uve Nebbiolo è senz’altro ritrovabile nel Barbaresco.

La produzione di questo vino è assai limitata, in quanto solo nelle posizioni vocate dei comuni di Barbaresco,Treiso e Neive è possibile impiantare vigneti di Nebbiolo per la sua produzione.

Michele Chiarlo ha seguito da sempre in questa prestigiosa zona alcuni dei principi fondamentali per la produzione di un vino eccellente: scegliendo terreni vocati con un’eccellente esposizione, limitando la resa per ceppo e seguendo con estrema cura le operazioni di vinificazione e invecchiamento. Sono questi i soli “segreti” della qualità del Barbaresco Michele Chiarlo.

L’azienda

L’azienda Michele Chiarlo fu fondata nel 1956 da Michele Chiarlo a Calamandrana, nel cuore dell’astigiano, producendo la prima annata di Barolo nel 1958.

Durante gli anni seguenti la cantina, a conduzione rigorosamente famigliare, si sviluppò notevolmente, grazie agli importanti acquisti effettuati nelle migliori zone delle Langhe, aggiudicandosi, nel 1987 e nel 1989, terreni a Cerequio e a Cannubi.

Oggi l’azienda si sviluppa su circa 110 ettari vitati, di cui 60 sono di proprietà e i restanti 50 con contratti di affitto a lungo termine, dando vita a poco più di un milione di bottiglie.

La conduzione è affidata ai figli di Michele, Alberto e Stefano: il primo si occupa dello sviluppo commerciale, mentre il secondo è enologo.

Nei vigneti si coltivano solo uve autoctone, concentrandosi su nebbiolo, barbera, cortese e moscato; in cantina la filosofia mira a esaltare le caratteristiche che contraddistinguono il vitigno contestualizzato in un determinato terroir, cercando per i vini rossi di utilizzare moderatamente il legno, affinando i vari crus secondo il metodo tradizionale, in botti grandi o tonneaux.

Obiettivo fondamentale che viene perseguito dalla Michele Chiarlo è quello della sostenibilità, concetto caro alla famiglia sin dagli anni ’90, quando si iniziarono le prime applicazioni di lotta integrata, fitofarmaci selettivi e ulteriori pratiche naturali.

Una ventina di etichette eccellenti in totale, dal Barolo al Barbaresco, dal Gavi alla Barbera: bottiglie che, sorso dopo sorso e vendemmia dopo vendemmia, si confermano nell’olimpo dei migliori vini italiani.

Note degustative

Colore:

  • rosso granato con riflessi aranciati

Profumo:

  • etereo, delicato, complesso
  • si avvertono frutti di bosco
  • pepe verde e spezie delicate

Sapore:

  • ampio, elegante, aristocratico.

Accostamenti:

  • arrosti e selvaggina
  • formaggi a media stagionatura

Alc. 14% vol.

Contiene solfiti