Toscana Rosso Biserno Tenuta di Biserno 2013
Lodovico Antinori, il genio di Ornellaia e Masseto, dopo aver portato i suoi vini alla vetta più alta che esista, si è rimesso in gioco, puntando forse ancora più in alto questa volta. Nel 1995 scopre i terreni della Tenuta di Biserno. Siamo a un passo da Bolgheri, nell’Alta Maremma, e Lodovico comprende da subito le alte potenzialità di questo territorio per i tagli bordolesi. Per il Marchese, “i vigneti di Bibbona e Bolgheri s’incontrano, ricordando di Saint-Émilion e Pomerol”. La Tenuta è costituita da un’unica grande vigna, Bellaria, che dal lato sud è parte di Bolgheri, mentre da quello nord è parte di Biserno. E’ qui che si distende il vigneto Lodovico, 6 ettari di terreni oramai considerati da tutti i più vocati della zona. La consulenza enologica è affidata a Michel Rolland, l’enologo a cui tante cantine al mondo devono la loro fama, tra cui molti dei più grandi Château di Bordeaux. Parte di Biserno è anche una seconda tenuta, Campo di Sasso, adiacente alla prima e costituita da 3 vigneti, dove la syrah trova condizioni ideali di crescita.
«Il vino è creatività, è un sogno». Parola di Lodovico Antinori. L’uomo che ha legato il suo nome a must dell’e nologia mondiale fondando l’Ornellaia e producendo il Masseto, ricomincia daccapo a 15 chilometri da Bolgheri. Con un sogno: creare a Bibbona, nella tenuta di Campo di Sasso, una sottozona del Bolgheri. Sull’esempio di Bordeaux.
«Perché qui il microclima – spiega – è simile ma con caratteristiche leggermente diverse. Per questo abbiamo privilegiato il cabernet franc, una varietà che viene a maturazione prima del sauvignon ed è più soave. Con i cambiamenti climatici in atto, è in grado di produrre un vino d’e ccellenza».
Da Campo di Sasso, nasce il Biserno, come la tenuta.
Contiene solfiti
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