TREDIBERRI Barbera d’Alba 2023
TREDIBERRI Barbera d’Alba 2023
La Cantina Trediberri
Berri è una piccola borgata nella parte più occidentale di La Morra, a ridosso del fiume Tanaro e dunque all’estremo Ovest della zona del Barolo. Lì, nel 2007, Nicola, suo padre Federico e l’amico Vladimiro acquistano 5 ettari destinati alla produzione esclusiva di Barolo. Nasce la cantina Trediberri, ovvero i “tre di Berri”. Nicola Obero è una forza della natura: classe 1985, pare un vignaiolo navigato e con idee molto chiare, grazie anche al padre Federico per anni collaboratore di Renato Ratti e Massimo Martinelli.
Sul mercato dal 2011, oggi vinificano 8 ettari di vigneti: oltre ai 5 ettari nella menzione Berri, sono proprietari di circa 2 ettari nelle menzioni Rocche dell’Annunziata e Torriglione – dove producono Barolo, Barbera e Sauvignon Blanc – e affittano circa un ettaro di Nebbiolo atto a Barolo nella menzione Capalot, anch’esso a La Morra. L’agricoltura è molto sostenibile, pur avendo deciso di rinunciare alla certificazione a causa dei limiti imposti sull’impiego del rame.
La cantina si segnala, ormai, non solo per i vini di rara bontà, ma anche per uno stile inconfondibile che esalta i vigneti di provenienza e le caratteristiche più intriganti di La Morra.
Una cantina famigliare, artigiana e giovanissima, senza stemmi con cavalli rampanti e bandiere spiegate. Non hanno storia, ma va bene così: parlare del presente, attraverso i loro vini.
Barbera d’Alba DOC
Vinificazione
Uve provenienti in parte dal Roero e in parte dalle vigne attorno alla Borgata Torriglione, nei pressi della cantina. La Barbera è l’unico vitigno su cui ogni anno effettuiamo con sistematicità un diradamento, in modo da limitarne la produzione e la resa per ettaro. La fermentazione alcolica avviene esclusivamente in cemento e dura circa 12-15 giorni. Segue fermentazione malolattica in cemento o in acciaio e stabilizzazione a freddo all’esterno o in vasche di acciaio termo-condizionate. Dopo la stabilizzazione, il vino continua l’affinamento per qualche mese in cemento, acciaio o vetroresina, prima di essere imbottigliato, solitamente tra Aprile e Maggio dell’anno successivo alla vendemmia.
Note degustative
Un rosso che non è fatto per stupire, ma per convincere, senza utilizzo di legni speziati o di estrazioni esagerate.
Una Barbera nuda e cruda, non levigata da alcun passaggio in legno e anzi caratterizzata da un’acidità tagliente e di solito da un’alcolicità importante. Sapido, fruttato proforndo.
Vino di gran corpo, ma con un finale più corto rispetto a un nebbiolo e giocato sulla frutta, piuttosto che sulla complessità e l’eleganza. L’abbinamento più classico non può che essere il bollito misto alla piemontese.
Contiene solfiti
Recensioni
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