Rosso di Montalcino Biondi Santi 2018
LA TENUTA – BIONDI SANTI
La Tenuta è nata grazie ad un’organica e razionale gestione di Ferruccio Biondi Santi che ha avuto il merito di innestare le nuove viti dell’azienda, dopo la fillossera, con il clone di Sangiovese grosso da lui selezionato, e dare inizio ad una produzione basata sulla vinificazione del Sangiovese in purezza, dissociandosi completamente dal disciplinare del Chianti promosso in quegli anni da Bettino Ricasoli.
Si può dire che i terreni della Tenuta Greppo risultano particolarmente adatti per il Sangiovese, magri e molto ricchi di scheletro, i migliori sono quelli galestrosi.
Un microclima tendenzialmente secco durante la maturazione dell’uva valorizza appieno i profumi e la struttura del Brunello.
Il ciclo vegetativo nei vigneti del Greppo varia a seconda dell’ altitudine e dell’esposizione, ma generalmente il Brunello germoglia nei primi 10 giorni d’aprile e fiorisce a fine maggio o ai primi di giugno.
ROSSO DI MONTALCINO
Fruttato e fragrante, il Rosso Biondi-Santi apre la strada al Brunello. Per Biondi-Santi, il Rosso è da sempre un vino speciale con un’identità precisa: riflette lo stile elegante di Biondi-Santi con una struttura e freschezza importanti, elementi fondamentali per la longevità del vino, ma a spiccare è il suo carattere fruttato che lo rende perfetto da degustarsi anche in giovane età.
Il Rosso viene prodotto con uve provenienti dalle vigne più giovani di Sangiovese Grosso, e dalle vigne che danno uve particolarmente fruttate. Viene fermentato in vasche di cemento e il suo invecchiamento in legno è più breve rispetto a quello del Brunello.
In origine questo vino nacque come “l’etichetta bianca” del Brunello Biondi-Santi. Venne ribattezzato nel 1983 quando la DOC del Rosso di Montalcino fu stabilito.
Fedele allo stile che caratterizza tutti i vini Biondi-Santi, il Rosso si contraddistingue per la sua anima fragrante e fruttata, che lo rende perfetto da degustarsi anche in giovane età.
Un vino dal carattere schietto, il Rosso di Montalcino 2018 rivela aromi di quei piccoli frutti a bacca rossa che possiamo trovare nel sottobosco d’estate, come lamponi, fragoline e ribes rosso, ma è ben presente anche l’amarena, tipica per il Sangiovese proveniente da un’annata fresca.
Le note fruttate si intrecciano con delicati profumi di violetta e leggeri sentori di erbe aromatiche.
Al palato mostra tutta la sua energia con una vivace freschezza e un’anima fruttata ben bilanciata, dove i tannini nobili conducono verso un finale fragrante e deliziosamente sapido.
Un’annata elegante.
Contiene solfiti
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