MARCHESI FRESCOBALDI
Creatività e ricerca dell’eccellenza si tramandano nei secoli in tutte le generazioni della famiglia.
Nel 1700, le composizioni barocche del celebre musicista Girolamo Frescobaldi si diffusero in tutta Europa.
Con grande apertura verso il futuro, gli antenati della famiglia introdussero nel 1855 in Toscana dei vitigni allora sconosciuti tra cui Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero e Chardonnay.
Il 20° secolo è caratterizzato dall’azione di Vittorio, Ferdinando e Leonardo Frescobaldi che hanno dato un importante contributo per elevare la Toscana a luogo d’eccellenza per la viticoltura.
Oggi ha raccolto il testimone Lamberto Frescobaldi che ha l’obiettivo di rafforzare ulteriormente l’unicità dei vini di ogni tenuta della famiglia.
-La storia-
La storia della famiglia Frescobaldi inizia più di mille anni fa ed è legata alla storia della Toscana.
Nel culmine della Firenze medievale, i Frescobaldi estendono la loro influenza come banchieri, guadagnandosi il titolo di tesorieri della corona inglese.
Poco più tardi divennero mecenati di importanti opere a Firenze, come la costruzione del ponte Santa Trinita e la basilica di Santo Spirito.
SANTO SPIRITO 11 VIN SANTO
Santo Spirito 11 è un vino soprattutto liquoroso, aromatico e con intensi sentori di miele e frutta secca prodotto da uve Trebbiano nell’azienda Frescobaldi
-Caratteristiche del territorio di produzione-
- PROVENIENZA: Tenute Frescobaldi in Toscana
- ALTIMETRIA: Varia
- SUPERFICIE: Varia
- ESPOSIZIONE: Varia
- DENSITÀ IMPIANTI: 2.200 ceppi/ettaro, nella maggior parte dei vigneti
- ALLEVAMENTO: Vario
- ETÀ VIGNETO: 25 anni
-Note tecniche e organolettiche-
- Colore: ambrato, molto limpido e vivace.
- Alnaso: si manifesta con sentori fruttati, come uvetta e nocciole con una predominanza di fichi secchi e sfumatura finale data da profumi di vaniglia.
- Gusto: Rotondo l’ingresso in bocca, di giusta consistenza. In particolare nel finale si manifestano profumi di mandorla a livello retrolfattivo.
-Abbinamento-
- Si abbina a biscotteria di pasta frolla e infine con dolci a base di frutta secca e soprattutto ai “cantuccini” toscani.
Contiene solfiti
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