GIACOMO BORGOGNO Barolo Fossati 2018
GIACOMO BORGOGNO Barolo Fossati 2018
La storia
Nel 1761 Bartolomeo Borgogno fonda la cantina.
Nella metà del 1900 Cesare Borgogno assume la direzione della cantina, cambiandone le sorti. Inizia ad esportare i vini all’estero, nei mercati argentini, europei e statunitensi. Ha una grande intuizione: dimenticare metà della produzione di Barolo Riserva in cantina per venderla solo dopo 20 anni. Purtroppo Cesare muore e sono sua nipote Ida insieme al futuro marito Franco Boschis ha prendere la conduzione dell’azienda.
Nel 2008 la famiglia Farinetti acquista Borgogno giurando di salvaguardare le tradizioni di questa cantina storica. Andrea Farinetti assume la conduzione dell’azienda nel 2010 dopo aver terminato gli studi alla scuola Enologica di Alba, ereditando il testimone della famiglia Boschis.
Più avanti avvengono due grandi cambiamenti: la conversione al biologico e l’acquisto di 3 ettari nel tortonese per la produzione di Timorasso.
Una grande ristrutturazione delle cantine storiche riporta alla luce le più vecchie vasche in cemento e consente il ripristino di alcune aree di lavorazione. Inoltre 11 ettari in una delle posizioni più belle delle Langhe, Madonna di Como, vanno aggiungersi ai 20 ettari aziendali.
Fermentazione naturale senza lieviti aggiunti in vasche in cemento di circa 12 giorni con temperature a partire da 22 C fino ad arrivare a 29 C con successiva macerazione a cappello sommerso per circa 40 – 50 giorni a temperatura di 29 C
Modalità di servizio
Borgogno è uno dei Barolo più storici, con uno stile classico e naturale. Queste preziose bottiglie potrebbero presentare dei leggerissimi sedimenti, se si desidera è possibile la decantazione, ma solo pochi minuti prima del servizio.
BAROLO
Scheda tecnica
Fermentazione naturale senza lieviti aggiunti in vasca in cemento di circa 12 giorni con temperature a partire da 22 C fino ad arrivare a 29 C, con successiva macerazione a cappello sommerso per almeno 40 giorni a temperatura di 29 C. Di conseguenza dopo la svinatura si innesca la fermentazione malolattica, circa 15 giorni con temperatura constante a 22 C. Dopodiché il vino va in botti da 4500 L in rovere di Slavonia ad affinare per 4 anni, seguono ulteriore 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Abbinamento perfetto
Il Barolo per antonomasia si abbina a piatti importanti, come i secondi di carne della tradizione piemontese. Spaziando tra le tradizioni mondiali troviamo nell’Est Europa il gulasch. Andando in Giappone invece pensiamo ai gyoza (ravioli fritti ripieni di cipollotto, carne di maiale marinata e spezie). Spostandoci negli Stati Uniti d’America il manzo (angus, wagyu, bue nostral, longhorn) nel taglio brisket (punta di petto). Ma se avete il piacere, anche un semplice brindisi “speciale” è perfetto!
Contiene solfiti
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