“Amiamo essere riconosciuti prima come contadini e poi come produttori: è il nostro modo di onorare e continuare il lavoro di chi prima di noi ha affrontato le difficoltà tipiche di chi lavora con la natura e con il vino.”: questa è la filosofia su cui si basa l’impresa vitivinicola a gestione familiare Elio Grasso. Negli anni settanta Elio Grasso ha abbandonato un lavoro sicuro in banca per tornare, tra lo sconcerto generale, a fare il contadino con il padre. Oggi l’azienda, guidata dal figlio Gianluca, è un monumento non solo del Barolo, ma anche in onore dell’orgoglio e della sapienza contadine piemontesi.
Situata a Monforte d’Alba, qui i 18 ettari di proprietà aziendale, quasi a corpo unico con la cascina, sono condotti allevando uve di nebbiolo, barbera, dolcetto e chardonnay. Da queste vengono ricavati vini che possono essere definiti come un concentrato di cultura, territorio e tradizioni. “Se tagli il bosco ti taglio” il monito di Elio a Gianluca spiega molto di questa azienda che si sente parte e custode del territorio.

Ogni vigna ha il suo bosco, il suo incolto, il suo prato, per preservare la biodiversità che aiuta la vite (e la vita) a crescere.

Con una media annua di circa 90mila bottiglie, ogni processo produttivo viene meticolosamente controllato, partendo dalla supervisione del lavoro tra i filari all’imbottigliamento finale. In cantina, le strumentazioni tecnologiche sono delle più moderne, ma la gestione rimane puramente artigianale.
Nascono così vini in grado di coniugare carattere ed equilibrio, solidità e aderenza territoriale; etichette che ormai da anni hanno fatto della cantina di Elio Grasso una delle realtà più autorevoli e prestigiose della terra di Langa.

BAROLO GAVARINI VIGNA CHINIERA