Dolcetto d’Alba DOC CORDERO DI MONTEZEMOLO
Dolcetto d’Alba DOC CORDERO DI MONTEZEMOLO
La storia
La famiglia Cordero di Montezemolo ha antiche e salde radici con la Storia del Piemonte ma che, in verità, poco centra con la produzione di vini di qualità.
La famiglia, infatti, di origini spagnole, arriva in Piemonte solo a metà del 1400 e si distingue per abilità grafiche e significativi incarichi militari e diplomatici al servizio della Real Casa Savoia, fino a diventare una delle più importanti famiglie aristocratiche (Marchesi) del Piemonte.
La storia della Tenuta Monfalletto, di proprietà di uno dei vari rami della famiglia Falletti, la più rilevane famiglia nobile dell’Albese, s’intreccia con quella dei Cordero di Montezemolo quando Maria Lydia, figlia della Marchesa Luigia Falletti, sposa Paolo Cordero di Montezemolo nel 1918.
I vigneti
Ancora oggi la proprietà è interamente a gestione famigliare.
Giovanni Cordero di Montezemolo e i suoi figli Elena ed Alberto sono i protagonisti di questo millennio.
Lo storico corpo unico, raro per la zona, di 28 ettari di vigneto si estende su tutti i versanti della collina ed è da sempre coltivato con le differenti varietà locali, selezionate e impiantate differentemente a seconda dell’esposizione al sole, del tipo di terreno e dell’altitudine.
Nel 1965 Paolo Cordero di Montezemolo acquista un importante lotto di vecchie viti al centro della rinomata zona Villero a Catiglione Falletto. Da questo vigneto di 2 etteri si ooengono le uve per il Barolo Enrico VI.
Negli anni sono state fatte ulteriori acquisizioni e affitti a lungo termine di vigneti a poca distanza dalla azienda e nella zona di Alba e nel Roero.
Colore
- rosso rubino acceso
Profumo
- fresco e nitido di frutta a bacca piccola e ciliegia.
Abbinamenti
- ricca gamma di antipasti piemontesi: carne cruda all’albese, peperone ripieno, salame crudo e cotto, vitello tonnato
- primi piatti come tajarin e agnolotti, lasagne, pollame, involtini e spiedini.
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