La Spinetta

Umiltà e rispetto, insieme alla voglia di misurarsi costantemente con le proprie capacità, sono i valori che ancora oggi definiscono la filosofia de La Spinetta.

Perchè il Rinoceronte?

La scelta di raffigurare sull’etichetta dei loro vini l’immagine de “Il Rinoceronte”, l’opera di Albrecht Dürer, è determinata dall’ammirazione di Giorgio Rivetti verso questo artista tedesco.

L’opera “Il Rinoceronte” rappresenta l’arrivo di un rinoceronte indiano a Lisbona, in Portogallo, nel 1515: il primo animale del suo genere ad essere mai visto in Europa. Dürer ne realizza un disegno e un’incisione senza mai essere stato spettatore di quell’evento.

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La storia dell’azienda La Spinetta

Tutto nasce nei primi anni ’60 da Giuseppe, detto Pin, e Lidia Rivetti, esperti agricoltori che si dedicano al lavoro in campagna con grande conoscenza delle tradizioni ma con uno sguardo rivolto al futuro.

In seguito sono subentrati i figli Carlo, Bruno, Giorgio e Giovanna che nel 1977, supportati dai loro genitori, iniziano la prima produzione di Moscato, Bricco Quaglia e Biancospino, i primi moscati in Italia prodotti da un singolo vigneto.

Presto arriva l’urgenza di cimentarsi nella lavorazione di uve a bacca rossa, nasce così il Barbera Cà di Pian nel 1985 e poi il Pin.
Negli anni ’90 nascono i tre Barbaresco dell’azienda (Gallina, Starderi, Valeirano), il Barbera d’Alba e il Barbera d’Asti Superiore

Dagli inizi degli anni 2000 fino ad oggi, i fratelli Rivetti si allargano in varie zone sia in Piemonte (acquistando la Cantina Contratto e alcuni ettari nelle zone di Grinzane Cavour e nei Colli Tortonesi) che in Toscana (danno vita a Casanova della Spinetta).