TERLANO VORBERG Pinot Bianco 2017
Terlano
Sul versante meridionale del Monzoccolo, nel territorio DOC di Terlano, sono situati dei vigneti soleggiati e ripidi dove, ad un altitudine tra i 450 e 950 metri s.l.m., viene coltivato un pinot bianco emozionante. Questo vino colpisce in modo particolare per la sua mineralità, la sua notevole capacità di sviluppo e sottolinea così la potenzialità di questa varietà.
- Vendemmia e selezione delle uve manuali.
- Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale.
- Fermentazione lenta a temperatura controllata in botti di rovere grandi (30 hl).
- Fermentazione malolattica e affinamento per 12 mesi sui lieviti fini nelle botti di legno tradizionali.
Annata 2017
Per la viticoltura altoatesina, l’annata 2017 ha comportato delle sfide tutt’altro che facili. In alcuni vigneti il periodo vegetativo era cominciato con notevole anticipo, tra la fine di marzo e l’inizio d’aprile, e per fortuna la gelata arrivata nella notte tra il 27 e il 28 aprile non aveva prodotto grossi danni alle viti. Dalla fine di aprile alla fine di maggio, le temperature erano rimaste piuttosto basse fino a fioritura inoltrata. Nei vigneti a crescita più precoci, infatti, la germogliatura era iniziata il 25 maggio. Per di più, da maggio ai primi di agosto si erano registrate precipitazioni ricorrenti e superiori alle medie stagionali. A metà agosto, invece, è giunta la svolta meteorologica che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti i vignaioli, e il 6 settembre ha potuto iniziare la vendemmia, propiziata da un tempo autunnale perfetto, con giornate asciutte e calde.
Note di degustazione
- Colore: giallo paglierino lucente
- Profumo: È un bouquet assai variegato e ricco di sfaccettature quello che si coglie in questo vino, con note fruttate mature di melone, pesca bianca, pera o mela delizia, ma anche con aromi di gelatina di cotogne e frutta essiccata, pera, arancia e ananas, cui si affiancano sentori di grafite e un tocco di gelsomino tendente al minerale.
- Sapore: La combinazione tra le componenti gustative fruttate, aromatiche e salate si ripropone anche al palato, dove le caratteristiche morbide e cremose emergono più vigorose, fino a far percepire un retrogusto molto aromatico, persistente e spiccatamente minerale.
È ideale in combinazione con zuppa di pesce piccante, pepata di cozze o spaghetti allo scoglio, ma è anche interessante abbinarlo a cozze gratinate, seppie alla griglia o salmerino, e si sposa bene anche coi carciofi alla romana – di solito difficili da abbinare – col pecorino maturo, o parmigiano stagionato con mostarda o Téte de Moine.
Contiene solfiti
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