Livio Felluga Abbazia di Rosazzo 2015
LIVIO FELLUGA
In Friuli, Livio Felluga si identifica nella migliore tradizione enoica. Una consolidata consuetudine di amore che dura da ben cinque generazioni, da quando nella natìa Isola d’Istria la famiglia produceva il Refosco e la Malvasia.
Settant’anni or sono Livio Felluga, che ha il grande privilegio di essere considerato il “patriarca” della vitienologia friulana, primogenito della quarta generazione trasferì l’attività in Friuli. La sua corsa al successo è destinata a perpetuarsi all’insegna di una piena, assoluta e anche caparbia devozione alla terra. La conosce zolla a zolla, la vive e la respira proprio perchè negli anni, con pazienza e determinazione, ha saputo plasmarla con mano morbida, senza soprusi e senza violenze, per ricavare il meglio. Oggi l’Azienda vanta un’estensione collinare nel Collio e nei Colli Orientali del Friuli di oltre 160 ettari di proprietà, di cui 155 a vigneto. Da questi impianti nascono solo grandi vini.
ROSAZZO – ABBAZIA DI ROSAZZO
Livio Felluga, alla fine degli anni cinquanta, inizia il suo “viaggio” tra le colline di Rosazzo. E’ subito amore. Il luogo ideale per far nascere i suoi vini. Acquista i primi ettari di vigneto e con gran passione e determinazione decide di riportare a nuova vita la collina. Simbolo di quei luoghi l’Abbazia di Rosazzo, che da secoli racchiude tutta la storia e la cultura enoica del Friuli.
Un riferimento importante per Livio Felluga, che guarda all’Abbazia con grande ammirazione e rispetto. Sono gli anni della profonda amicizia con Luigi Nadalutti, don Vigion per gli amici, che di anno in anno vede crescere la realtà di Livio e il sogno di quest’ultimo di potersi dedicare con amore alla cura dei vigneti dell’Abbazia. Il sogno si infrange con il terremoto del 1976 e la perdita di Don Vigion.
Seguono gli anni della ricostruzione. La cura dei vigneti viene affidata ad altre mani, ma Livio Felluga continua a sperare.
E’ trascorso molto tempo e il sogno si è finalmente realizzato. Oggi la conduzione della cantina e dei vigneti è riposta nelle mani sapienti di Livio Felluga.
Nasce “Abbazia di Rosazzo 2009 ”, ad incarnare l’imperituro amore per Rosazzo e la sua Abbazia. Soltanto le uve migliori sono state selezionate per produrre questo raffinato uvaggio bianco: un vino importante per quello che è e per quello che rappresenta.
Vinificazione
Le uve, delicatamente diraspate, dopo una opportuna macerazione a freddo, sono state sottoposte ad una soffice pressatura. Il mosto e’ stato illimpidito per semplice decantazione e quindi avviato alla fermentazione in recipienti di acciaio inox con l’inoculo di lieviti selezionati in Friuli. Dopo tre giorni il vino e’ stato travasato in botti di rovere dove ha completato la fermentazione alcolica e quindi quella malolattica.
Affinamento
Il vino è maturato nelle botti di rovere, dove è avvenuta la lisi dei lieviti. Lo sviluppo degli aromi terziari si completerà negli anni a venire.
Note sensoriali
- Colore: giallo luminoso di buona profondità
- Profumo: penetrante, intenso e multisfaccettato. Impatto floreale e fruttato di grande eleganza: lantana, gelsomino, glicine, fiori d’acacia, zagara e biancospino si uniscono ad albicocca, pesca, melone e pompelmo. Le raffinate note cremose di vaniglia, crema pasticcera, mandorla dolce e nocciola sono impreziosite da sensazioni balsamiche di timo, ortica, foglie di menta e malva.
- Gusto: complesso ed elegante. Attacco morbido con vivace vena acida. Ricchezza di sensazioni al palato che richiamano i profumi: mela Granny Smith, pesca gialla, papaya, fiori banchi, richiami agrumati e balsamici. La struttura tannica ben supporta la mineralità. Finale pieno e grande persistenza
Abbinamenti
Crostacei, ostriche, caviale di pesce, Mussoli, alghe ed altri sapori salmastri; si abbina perfettamente anche con verdure e carni leggere, con condimenti delicati pur se ricchi.
Contiene solfiti
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