FRANCESCO RINALDI Barolo Rocche dell’Annunziata 2019
La cantina Francesco Rinaldi
Nascita
Un importante punto di partenza che riassume in uno sguardo decenni di storia e ripropone un passato fatto di passione per le colline della zona del Barolo, di duro lavoro e di dedizione ad una terra che ha regalato tanto. La felice intuizione di Giovanni Rinaldi che, nel XIX secolo aveva capito l’importanza di quella cascina acquistata sulla collina coltivata a vigneti, è stata portata avanti dai figli e dai nipoti, fino ad arrivare a Paola e Piera Rinaldi, le attuali titolari dell’azienda. In questi decenni il Barolo è stato il protagonista capace di unire storia e tradizione, due aspetti che Michele Rinaldi, uno dei quattro figli di Giovanni, ha saputo proporre in tutta Italia nei primi anni del ‘900.
Francesco Rinaldi
E da qui le bottiglie del Barolo Cannubi e del Barolo Brunate sono servite sulle tavole che hanno fatto la storia, anche d’Italia. Ad esempio nel 1949, durante l’adesione della nostra nazione al Patto Atlantico. Un chiaro segno di come la dedizione alla terra di Langa abbia portato il vino ad essere protagonista. Negli anni ’60 continua l’opera di famiglia Luciano e Michele, figli di Francesco, e l’azienda cresce in modo costante fino ai giorni nostri. Dagli anni ’90 grazie a Paola e Piera, capaci ed attente al mercato moderno, il nome della Francesco Rinaldi conquista l’estero. Stati Uniti, il mercato principale, si affiancano il Nord Europa e parte dell’Oriente. La filosofia dell’azienda, fatta di Barolo, storia e tradizione, continua da quella collina che due secoli prima aveva affascinato Giovanni.
Storia
E da quella cantina originaria con le “volte a botte” negli anni si è passati a valorizzare sempre di più il lavoro iniziato da Giovanni e proseguito dai discendenti, con ampliamenti negli anni ’60, ad opera di Luciano e Michele, figli di Francesco Rinaldi. La tradizione della lavorazione in cantina è unita in modo equilibrato alla tecnologia necessaria per ottimizzare il lavoro e conservare le peculiarità del vino. La concezione di una cantina moderna si sposa con quel sapore antico, fatto di meditazione: dai reparti pigiatura e fermentazione, dove l’uva diventa vino in una continua e veloce trasformazione, si passa alle “sale del silenzio”, ricavate sottoterra, a contatto con la collina. Qui le botti di rovere di Slavonia accolgono il Barolo per il ciclo di invecchiamento: è qui si che si fa la storia di un grande vino, è qui che batte il cuore della Francesco Rinaldi. Una cantina dove si respira tutta la passione di famiglia, concentrata sulla valorizzazione della terra del Barolo. La zona imbottigliamento e magazzino si trovano ad Alba; anche qui per una felice intuizione di Francesco: negli anni ’30 il vino era trasportato su rotaia…. e il treno arrivava solo fino a qui.
FRANCESCO RINALDI Barolo Rocche dell’Annunziata 2019
Barolo 2019
Vinificazione
La fermentazione viene effettuata in vasche di acciaio termocondizionate con sistemi di rimontaggio automatici per un periodo di 25 – 30 giorni. L’affinamento di almeno tre anni avviene in botti di rovere di Slavonia di grande capacità (5.000 l.).
Caratteristiche
In bocca il vino si presenta caldo, armonico e persistente. La maggior presenza di sabbia rispetto alla parte superiore del Cru conferisce al vino profumi eterei di grande finezza con note floreali di rosa e viola. Il vino richiama spezie dolci, gode di una buona mineralità e presenta tannini estremamente eleganti.
Contiene solfiti
Recensioni
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