ETTORE GERMANO
…un’azienda che è la storia della famiglia.
La famiglia è per loro la tradizione e l’esperienza contadina, il sapere dei loro nonni e dei loro padri.
Un punto di forza delle piccole aziende è che hanno una conoscenza profonda e radicata come le proprie viti. La capacità di curare in modo maniacale quello che la natura gli concede e la coscienza che le nuove tecnologie e le capacità professionali aiutano a migliorare la vita dell’agricoltore e la qualità del prodotto finale senza perdere di vista le leggi della natura che rimangono invariate nel tempo.
Da sempre il rispetto per il territorio, la “diligenza del buon padre di famiglia” che coltiva per produrre, ma mantenendo intatte le caratteristiche proprie dei singoli vitigni, preservando la diversità degli aromi e la complessità che ogni singolo vigneto esprime.
Passione, tradizione, ma anche… evoluzione! Sono queste le parole chiave del nostro percorso.
BAROLO PRAPÒ
Esposizione: Sud-Est
Altitudine: 330 – 370 m s.l.m.
Terreno: argilloso-calcareo con fini strati sabbiosi
Periodo di vendemmia: seconda decade di ottobre
Chiusura: sughero monopezzo
-Vinificazione-
L’uva, raccolta manualmente in cassette, viene diraspata e pigiata in serbatoi di acciaio verticali, in cui avviene la fermentazione alcolica con macerazione sulle bucce per circa 40/45 giorni, durante i quali si effettuano diversi rimontaggi giornalieri, per favorire l’estrazione di colore e tannino.
Dopo la svinatura e la fermentazione malo-lattica, il vino viene introdotto in botti di rovere da 2.000 – 2.500 litri, dove affina da 18 a 24 mesi. Trascorso tale periodo, l’imbottigliamento e l’affinamento per almeno 12 mesi lo preparano ad essere immesso sul mercato.
-Note degustative-
- Il vino si presenta rosso granato, con lievi riflessi aranciati;
- il profumo intenso di frutta secca, leggermente vanigliato e in cui spiccano sfumature di frutti rossi, grazie soprattutto alla piccola presenza di sabbia nel suolo.
- In bocca l’ingresso è caldo, pieno ed il tannino piacevole ma austero pulisce la bocca lasciando una buona persistenza retro-aromatica che ricorda le sensazioni olfattive. È il classico Barolo tradizionale.
- Gli accostamenti più interessanti sono da ricercarsi con vari tipi di primi e secondi piatti della tradizione piemontese, formaggi stagionati oppure frutta secca per sorseggiarlo in compagnia.
Contiene solfiti
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