BAROLO CAVIÒT CA’ VIOLA 2015
LA CANTINA
La storia dell’azienda agricola Ca’ Viola inizia a Montelupo Albese, in Langa, la Langa degli anni Ottanta: colline non ancora famose su cui inizia a spirare un vento nuovo. Beppe affitta la vigna dei sogni, chiamata Barturot, e insieme al fido Maurizio, vinificano le uve nel garage della casa dei genitori.
Un giorno Elio Altare assaggia quel vino e incoraggia Beppe a imbottigliare.Esce così la prima etichetta firmata Caviola. È il 1991. Si affianca subito un’altra scommessa, a Montelupo, Beppe gestisce anche un piccolo appezzamento di barbera che decide di vinificare secondo nuovi orientamenti, nasce il celebre Bric du Luv, che riassume su di sé l’evoluzione (anzi, la rivoluzione) che sta andando in scena sotto il cielo della Langa.
Nascono successivamente le nuove etichette, e nel 2002 la cantina si trasferisce a Dogliani, ma qui la famiglia Caviola inventa un complesso in cui produzione, consulenza e accoglienza turistica (il relais Villa Bracco sta diventando una realtà) possono coesistere in armonia, uniti dalla medesima filosofia della semplicità e dell’eccellenza. Nel 2005 inizia il capitolo più prestigioso: condurre una vigna di nebbiolo da Barolo.
Il cru Sottocastello di Novello è il prescelto, nella sfida è coinvolto anche il cognato Giancarlo. Entra così in scena la prima etichetta del “Re dei vini”. Dalle colline dei lupi a Dogliani, e di qui fino al Barolo. Tanta strada è stata fatta, tanta ne resta da percorrere, il futuro è già iniziato.
BAROLO CAVIÒT
e altitudini differenti, concorre all’equilibrio varietale e alla piacevolezza della beva. Il millesimo 2013
inaugura l’ingresso di un tassello importante nel catalogo prodotti aziendale, un Barolo che fosse in
grado di mostrare il suo meglio già in giovane età.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Il colore si presenta rosso rubino con leggeri riflessi granati che introduce un profumo intenso di viola, rosa e piccoli frutti rossi, dal finale leggermente balsamico. In bocca la trama è fitta e setosa, la struttura armonica avvolge il palato con tannini soffici e suadenti, facendosi ricordare a lungo dalle papille gustative.
Temperatura di servizio suggerita: 15-16° C
Contiene solfiti
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