Cordero di Montezemolo
La famiglia Cordero di Montezemolo ha antiche e salde radici con la Storia del Piemonte.
L’azienda Cordero di Montezemolo
Nel cuore delle Langhe, proprio al centro delle terre del Barolo, c’è un cedro che da 150 anni domina 30 ettari di viti. Una distesa preziosa che, stagione dopo stagione, lavora silenziosamente per produrre alcuni dei vini che hanno reso famoso il Piemonte nel mondo.
Il fondo è da sempre gestito utilizzando le più efficaci tecniche di coltivazione meno invasive possibili nell’ottica di preservare la biodiversità del territorio e di garantire un ambiente sano ed idoneo per tutti gli individui che vi lavorano e che contribuiscono alla qualità finale.
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La storia dell’azienda Cordero di Montezemolo
La famiglia, di origini spagnole, arriva in Piemonte solo a metà del 1400 e si distingue per abilità grafiche e significativi incarichi militari e diplomatici al servizio della Real Casa Savoia, fino a diventare una delle più importanti famiglie aristocratiche (Marchesi) del Piemonte.
La storia della Tenuta Monfalletto, di proprietà di uno dei vari rami della famiglia Falletti, la più rilevante famiglia nobile dell’Albese, s’intreccia con quella dei Cordero di Montezemolo quando Maria Lydia, figlia della Marchesa Luigia Falletti, sposa Paolo Cordero di Montezemolo nel 1918. La coppia, sfortunata, muore prematuramente ma non prima di mettere alla luce un figlio maschio anch’esso di nome Paolo.
Alla morte di questa, nel 1941, tutte le proprietà, inclusa la bellissima Tenuta del Monfalletto di La Morra, passano direttamente in eredità la nipote Paolo. Antichi testi testimoniamo la florida ed importante attività agricola del fondo, adagiato su un rilievo collinare unico e privilegiato. La produzione di vini, su questa collina, è documentata da oltre 200 anni.