BEPPE MARINO Brusaia Langhe Freisa
BEPPE MARINO Brusaia Langhe Freisa
Beppe Marino
“Brusaia”, ovvero “bruciata”: così è la terra da cui nasce da uno dei vitigni più antichi del Piemonte, adatto tanto a terreni argillosi quanto a quelli marnosi e per questo particolarmente diffuso nelle diverse aree vinicole piemontesi.
L’azienda
- L’azienda Beppe Marino nasce nel 1972 a Santo Stefano Belbo, comune situato tra Langhe e Monferrato e zona tipica di produzione del famoso Moscato d’Asti.
L’unità familiare è il segreto dell’azienda: insieme alla moglie Rosalba e al figlio Maurizio, Beppe coltiva i suoi vigneti in alto (400 mt. sul livello del mare), sulle colline di Santo Stefano Belbo, di Mango d’Alba e di Castelnuovo Calcea.
- È da 13 ettari di vigneti pregiati, sparsi tra le località di Valdivilla, Marini, Riforno e Momparone, zone di grande prestigio per la coltura della vite, che nascono i vini ormai conosciuti ed apprezzati in Italia e all’estero.
La cantina monastero delle “Suore del Moscato”
- Alcuni anni fa la famiglia Marino, ha deciso di trasferire la sua produzione presso lo storico monastero delle “suore del vino bianco” che per 106 anni, nel loro monastero-cantina di Santo Stefano, hanno prodotto un moscato speciale, richiesto dalle parrocchie di tutta Italia, Vaticano compreso, per officiare il servizio liturgico.
- Le suore cantiniere trascorrevano le loro giornate tra preghiere e processi enologici, seguendo il lavoro dalla pigiatura all’imbottigliamento sotto un grande crocifisso che emergeva tra le botti.
- Poi la crisi delle «chiamate» ha colpito anche la comunità di Santo Stefano Belbo.
- Negli ultimi anni erano rimaste solo in due, suor Annarita e suor Maria Rosa, e la decisione è stata presa a malincuore: smaltite le scorte della vendemmia 2010, quattro anni fa le Figlie di San Giuseppe avevano definitivamente lasciato in cantina un tesoretto tirato a lucido e in perfetto stato di conservazione fatto di pigiatrici e presse automatiche, vasche in acciaio, filtri, pompe e linee di imbottigliamento.
- Una struttura moderna e funzionale, che vendemmia dopo vendemmia ha atteso qualcuno in grado di raccogliere, se non la vocazione delle suore, almeno il loro sapere enologico.
- Ora Maurizio Marino continua ideologicamente quell’ attività fatta di passione, amore e attenzione al territorio che le consorelle avevano portato avanti per più di un secolo.
Colore:
- colore rosso rubino carico con riflessi violacei, che fa pregustare la complessità dell’odore
Profumo:
- Complesso, fruttato tipico, persistente e vinoso con qualche accenno di sentori vegetali
Sapore:
- Asciutto, tannico e astringente
Gradazione:
- 12,5% vol.
Abbinamenti:
- Il gusto è asciutto, molto tannico e astringente: per sua distintiva componente acida, il Freisa risulta perfetto in abbinamento a piatti della cucina tipica piemontese.
Vinificazione:
- La vinificazione del Freisa è la classica vinificazione in rosso. Le uve vengono pigiate, diraspate e
fatte fermentare in vinificatori a temperatura controllata (28-30 C°) per circa 7-10 gg a seconda delle annate, con periodici rimontaggi volti a favorire la fermentazione e i suoi processi secondari. Finita la fermentazione vengono eliminate le fecce e viene fatto un affinamento di circa 3 mesi in vasca d’acciaio a cui segue la messa in bottiglia.
Contiene solfiti
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