Roagna

Una famiglia di vignaioli in Piemonte.

Si potrebbe pensare ai membri della famiglia Roagna coma a vignaioli d’altri tempi, esperti conoscitori delle proprie vigne e di ogni palmo delle loro terre.

Sperimentazione e filosofia

Nel 2012 è iniziata una sperimentazione di viti da seme, ottenuta seminando vinaccioli delle viti più vecchie per originare nuove piante-figlie e salvaguardare o addirittura aumentare la biodiversità del vigneto. In cantina, così come tra i filari, rigide e rigorose sono le regole, seguite alla perfezione, costantemente e scrupolosamente: per le fermentazioni, sono utilizzati pied de cuve con lieviti indigeni e le macerazioni sono molto lunghe, a cappello sommerso, per trasferire al vino tutto ciò che di prezioso c’è nei grappoli. Stessa filosofia viene perseguita per le fasi di invecchiamento e affinamento: i controlli sono minuziosi, e l’obbiettivo finale è sempre quello di esaltare ciò che la stagione e il territorio sono riusciti a esprimere nelle uve.
Da tutto ciò nascono vini semplicemente straordinari, tra i quali incontriamo alcune delle migliori etichette di tutto il Piemonte. Dal Dolcetto alla Barbera, si passa per il Barolo e per il Barbaresco – con quest’ultimi provenienti da alcuni dei più prestigiosi cru, come Pajè o Asili – fino ad arrivare al Barolo Chinato e alla Grappa: etichette praticamente mitiche.

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La cantina Roagna

La cantina Roagna è oggi guidata da Luca, che rappresenta ormai la quinta generazione della famiglia, e da suo padre Alberto. Entrambi lavorano in vigna e in cantina, assecondando la natura e rispettando pazientemente il corso del tempo, senza intromettersi in maniera invasiva nella maturazione delle uve.

La Cantina Roagna si trova a Barbaresco, nel cuore delle Langhe e produce vini che sono espressione pura e autentica del territorio.
Per raggiungere questo obiettivo, ha scelto di lavorare con viti vecchie, con apparati radicali molto profondi e capaci di donare uve di grande concentrazione aromatica. I terreni sono di origine sedimentaria marina, con stratificazioni di argille calcaree alternate a marne grigio-bluastre e sabbie. L’autenticità di ogni singola e diversa espressione, deriva da minime differenze del sottosuolo. Le vigne non vengono fertilizzate, non vengono utilizzati erbicidi o pesticidi e il suolo è completamente inerbito, così che viene stimolata la biodiversità e gli apparati radicali sono spinti ad andare in profondità. I ceppi presenti nei vigneti derivano da legni di madri-viti della zona, così da mantenere una popolazione di piante eterogenea.