Bartolo Mascarello

Bartolo Mascarello è un nome leggendario del Barolo e delle Langhe, un piccolo produttore che ha fatto la storia della denominazione.

Oggi la cantina è guidata dalla figlia Maria Teresa.

Bartolo Mascarello… un grande classico

Bartolo Mascarello si pone come un grande e intramontabile classico delle Langhe: un’etichetta entrata nella storia dell’enologia italiana.

E’ amato dagli appassionati, dagli esperti e della critica ma anche da intellettuali di alto profilo come Norberto Bobbio, Mario Rigoni Stern, Nuto Revelli, Giulio Einaudi e, da ultimo, Carlo Petrini.

Straordinario, potente e vellutato, il Barolo di Bartolo Mascarello è un monumento delle Langhe, una bottiglia che incarna la memoria storica del territorio.

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La storia dell’azienda Bartolo Mascarello

La cantina Mascarello nasce nel 1919 quando Giulio, reduce dalla prima guerra mondiale, torna nel comune natale di Barolo e decide di mettersi in proprio, abbandonando la Cantina Sociale.
Il suo fiuto e la sua competenza lo spingono ad acquistare, con notevoli sacrifici, piccole porzioni di vigneti, situati in zone particolarmente vocate.

Negli anni Sessanta entra il cantina il figlio Bartolo, ex-partigiano e sindaco di Barolo, che, con la sua personalità, imprime una svolta decisiva nella produzione, mettendo a punto uno stile autonomo, originale e tradizionalista, rimanendo, “tradizionalista nel vino e progressista in politica”.

La proprietà familiare oggi conta solamente 5 ettari di vigneti, di cui 3 dedicati al Nebbiolo e da cui si ricavano poco meno di 15.0000 mila bottiglia, contese dagli appassionati di tutto il mondo.